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| Chicago, Illinois.
Lunedì 27 Novembre 2023, ore 3:35.
Cora non è l'unica superstar della wCw che si sta leccando le ferite in una città coperta da una coltre di neve. Persino strade che si conoscono alla perfezione perché frequentate sin dalla nascita sembrano nuove e estranee sotto i fiocchi che scendono dal cielo. Le imperfezioni svaniscono, i parchi sembrano pronti ad accogliere un'orda di pinguini pronti a tutto e i bimbi possono guardare fuori dalle finestre sognanti.
Tutto è più puro sotto la neve. Più pulito. Tranne forse la coscienza di chi ha coperto di ogni tipo di insulti una ragazza di 22 anni, che voleva reclamare, così giovane, il trono della sua comunità. E voleva farlo in grande stile. La strada che avrebbe dovuto portare la Jade alla gloria altro non ha fatto che trascinarla in un abisso di tristezza e di preoccupazione per ciò che sarà. Alla faccia dei propositi per il nuovo anno.
Persino i rumori sono diversi sotto la neve. I cori che per decine di minuti hai sentito inneggiare il tuo nome ora sono solo un ronzio nelle orecchie, coperte da un cappellino di lana col pon pon molto poco sexy, ma fondamentale in una serata del genere. Insomma, chi non ama quei cristalli di acqua ghiacciata, tutti diversi, che da sempre sono sinonimo di magia nel periodo del Natale? Forse chi sente il peso di ogni singolo fiocco, nemmeno pesassero due chili l'uno. E appesantissero una serata che più pesante non poteva essere.
E' l'eterno dilemma che tormenta ogni sportivo. Anzi, ogni essere umano. E' meglio essere pessimisti e avere ragione o essere ottimisti e avere torto? Partire sconfitti non ha mai portato fortuna a nessuno, però è anche vero che non lascia spazio a grandi delusioni. Al contrario, entusiasmarsi e pensare di aver finalmente trovato il modo giusto di fare le cose e essere arrivate al successo è una china pericolosa dalla quale sporgersi. Lo sa bene un'altra persona che sta vagando nella notte innevata di Chicago. Un'altra lottatrice che ha visto i suoi sogni sciogliersi al sole come un pupazzo di neve ad Agosto. Una superstar che, esattamente come Cora, conosce le strade nelle quali sta tentando invano di perdersi a menadito. E che, come la sua collega, ha appena conosciuto la sconfitta più bruciante della sua ancor breve carriera.
Skye Blue. La lottatrice nata nella sede delle Series era riuscita miracolosamente a ottenere la sua prima vittoria, battendo Chelsea in un Hardcore Match senza esclusione di colpi (con tanto di bambola gonfiabile coinvolta). Poi però i suoi sogni di gloria si sono disintegrati, quando R-Truth ha deciso di sfruttare la regola più vecchia del mondo (nessuna assonanza con il mestiere più antico del mondo) e le ha portato via il Titolo Hardcore e la gioia.
La neve che scende è sempre un miracolo. Ci riempie della segreta speranza che ogni male del mondo verrà delicatamente coperto sotto il suo candore. Eppure qualcuno stasera ha imparato che i miracoli non esistono. Skye sta cercando di distogliere la mente da tutti i pensieri oscuri che la stanno affollando, sperando che la neve li copra e li nasconda come sta facendo con gli alberi e le case. Quello che la porta dalla Allstate Arena a casa è un percorso che ha fatto un miliardo di volte. E che per la prima volta oggi ha affrontato in senso inverso non per andare a vedere uno show della wCw, ma per prenderci parte. Sa benissimo come tornare tra le mura che per tanto tempo hanno custodito i suoi sogni.
Sa che deve prendere un bus. Quello che ha preso per tutta la sua infanzia e la sua adolescenza, che forse non ha ancora smesso di essere tale. Eccola lì, la pensilina sotto la quale ha passato ore intere a sognare un futuro che oggi ha potuto sfiorare con un dito, prima che le venisse sottratto. Come la neve che lasci lì la sera e al mattino non ritrovi più. |
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